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Liberazione dalla violenza

Adi Reggio Calabria
Pubblicato da in - Riflessioni Bibliche · 19 Aprile 2014

La violenza verbale, domestica, sportiva, fisica, carceraria, metropolitana…è ormai ferocia! -Di fronte a tutta questa barbarie certe spiegazioni non bastano più- Solo la Bibbia, propone il rimedio efficace, l'antidoto a questo terribile veleno è Gesù Cristo.

" Homo, homini, lupus ", scriveva, verso la metà del 1600, il filosofo scettico Thomas Hobbes, per indicare l'indole violenta dell'uomo . Molto più recentemente Sigmund Freud chiariva meglio: "L'uomo non è una creatura mansueta. Nel prossimo vede anche un invito a sfogare su di lui la propria aggressività, a sfruttarne la forza lavorativa senza ricompensarlo, a torturarlo, ad abusare sessualmente senza il suo consenso, ad umiliarlo, ad ucciderlo".

La moderna etologia, in altre parole lo studio dei costumi e dei rapporti degli animali fra di loro, indica l'essere umano come "un primate aggressivo", fortemente incline all'uso della violenza.

In realtà l'attuale violenza è ferocia. Mentre la violenza è una forma di forza che non si riesce ad esprimere con mezzi civili, la ferocia è il tentativo di dare un senso alla propria violenza, di rafforzarla.


Ma cos'è la violenza?

Qualcuno commentandone la generalizzazione vi vede ormai un termine vago. Infatti, designa un po' di tutto; dal terrorismo alla lotta tra le cosche del crimine organizzato e non, il sadismo nelle carceri, l'omicidio più abietto, le vittime degli eventi sportivi, del rock.

C'è chi vorrebbe vedere l'ondata di violenza che s'è abbattuta sul mondo, un tema alla moda impressoci dai mass-media che fungerebbero da "cassa di risonanza" del fenomeno. In realtà -secondo qualche studioso- sarebbe colpa dell'accelerazione del ritmo di vita, della progressiva complicazione dei ruoli sociali e della depressione; dunque la nostra non sarebbe proprio "l'era degli agnelli" e la colpa non sarebbe dei mezzi d'informazione.

L'uomo sta peggiorando! Dall'uccisione del giusto Abele fino ad oggi la società si sta imbarbarendo.

La Bibbia l'aveva previsto: " Negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio ".

Dal peccato d'Adamo, la violenza c'è sempre stata, ma nei tempi della fine sarebbe aumentata, insegna la Bibbia.

E' come la droga, bisogna aumentare la dose.

Secondo le scienze sociali , la colpa dell'escalation della violenza "inferocita" sarebbe della televisione. Il comportamento violento s'impara e la TV ha una parte importante.

E' augurabile, perciò, un controllo dei genitori sui programmi seguiti in famiglia. Il problema è che a volte sono proprio loro -i genitori- a darne il cattivo esempio, ad insegnare la violenza. Laddove la giusta disciplina esercitata nei confronti dei figli è vendicativa ed insofferente, piuttosto che correttiva, questi futuri uomini risultano più violenti.

La psico-sociologia o – meglio - secondo certe sue spiegazioni, la colpa è della famiglia distrutta, di un modo errato di allevare i propri figli che produce "violenti" sotto varie forme.

L' antropologia afferma che quel che avviene sotto i nostri occhi è un fenomeno difficilmente arginabile: "la soglia della violenza si alza sempre più. Più diventa insipida la violenza spicciola, più si deve cercare di raffinarla. E' come la droga: si deve aumentare la dose".

A detta d'alcuni professori: "Determinate condizioni nel nostro organismo possono stimolare certe sostanze nel cervello, e queste possono dar luogo ad una forte inclinazione alla violenza". Per amore della verità questo è un fatto molto controverso e non condiviso da tutta la scienza medica, ma in ogni caso esistono prove che un eccesso d'ormoni maschili, basse concentrazioni di zucchero nel sangue e allergia possono rendere alcuni più inclini ad essere ostili.

In questi casi, in ogni modo, la violenza non scatta automaticamente, l'educazione e l'ambiente possono "contribuire" a non lasciarci andare.

Il delitto è il modo di pensare del delinquente.

La psicologia cerca di dare il proprio aiuto per addolcire l'uomo e - perlomeno- ricondurlo alla ragione.

Criminali incalliti, spesso violenti, rispondendo ad un test loro proposto, hanno dimostrato che "il delitto è il modo di pensare del delinquente". Si è rilevato che erano esageratamente ottimisti (non pensavano ai pericoli, alla cattura), si sentivano i padroni del mondo, i migliori, non avevano uno spirito di squadra; se una squadra di calcio fosse formata da dodici delinquenti ognuno penserebbe di esserne il capitano!

Persino l' alimentazione ha da dire la sua sul problema della violenza. L'alimentazione regolata a base di zucchero raffinato, caffeina e alcool produce sull'organismo una reazione stressante.

Le surrenali, che reagiscono liberando molta adrenalina, finiscono quasi per esaurirsi. Fare a pugni o commettere un'azione criminale fa circolare adrenalina in abbondanza.

Inoltre una cattiva alimentazione può rendere irritabili e più violenti. In un'indagine condotta su delinquenti messi in libertà dopo aver scontato pene per violenze domestiche, è stato che la maggioranza di loro non fa la colazione la mattina, prendono molto zucchero, bevono diverse bibite, mangiano di rado verdura.

In realtà è evidente che gli atti violenti non sono derivanti da un solo fattore. Grazie a Dio per il contributo dei tanti al problema della violenza!



Ma ciò non basta



L'uomo del XXI° secolo è feroce. Metodi, suggerimenti, studi, indagini sono importanti, ma ciò non basta! Il rimedio reale, efficace, potente è e rimane Cristo Gesù. Solo un qualcosa che operi "dal di dentro" può trasformare questo primate aggressivo. La "nuova nascita" può efficacemente farlo.

Attraverso quest'esperienza l'uomo potrà poi parlare al passato del suo carattere aggressivo: " E voi pure ha vivificati, voi ch'eravate morti nei vostri falli e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli; nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri " (Efesini 2: 1 -3).

La violenza di ieri, la ferocia d'oggi, avrà una punizione perché il Signore ha provveduto ad un efficace aiuto; se non ci diamo al Signore e non ricerchiamo il Suo perdono, Dio ci domanderà conto della violenza, sia fisica, sportiva, carceraria, domestica, verbale, metropolitana, sommersa, persino della violenza che facciamo a noi stessi rifiutando l'offerta d'amore di Gesù Cristo.

Se non abbiamo ricevuto il Signore nel cuore e non abbiamo, perciò, realizzata la trasformazione interiore, Egli lo vuole fare adesso. Egli può donare al violento, al feroce, la promessa di un vicino domani terreno migliore: “Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà. La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccoli si sdraieranno assieme, e il leone mangerà il foraggio come il bue. Il lattante giocherà sul nido della vipera, e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente” (Isaia 11: 6 -8). Allora: “ Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo", dice il SIGNORE” (Isaia 65: 25).

 Davide DiIorio





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