NON SPEGNERE LO SPIRITO
Chiediamoci seriamente: come potremmo spegnere lo Spirito? È sorprendente scoprire l’esortazione che segue immediatamente queste parole: “Non disprezzate le profezie”.
Comprendiamo subito che niente può spegnere lo Spirito quanto un’attitudine sprezzante. Dei tre gradini che conducono verso la perdizione – negligenza, rifiuto e disprezzo – quest’ultimo è sicuramente il più basso; dopo di esso c’è soltanto l’oscurità delle tenebre.
In che misura si può trovare il disprezzo in mezzo alle brave persone che si trovano in chiesa? “Non spegnete lo Spirito; non disprezzate...”.
L’apostolo ha forse dimenticato a chi è indirizzata la sua lettera? Questa connessione fra la santità e il rifiuto dell’opera dello Spirito Santo ci viene illustrata più chiaramente nel capitolo precedente, al versetto otto: “Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito”.
Come non esiste un metodo migliore per estinguere il fuoco di quello di versarci sopra dell’acqua, così non c’è un modo più certo per spegnere lo Spirito di quello di rifiutare e disprezzare la Sua Parola, i Suoi insegnamenti.
Sebbene l’unica religione che il mondo ritiene credibile è quella che esige una vita completamente consacrata a Dio, e benché il mondo non conceda attenuanti per i difetti di coloro che professano di appartenere a Cristo, proprio l’esortazione a una vita “separata” spesso provoca il disprezzo nei confronti della Chiesa.
La santità è schernita come un sogno o un sentimentalismo, appannaggio di persone deboli. È ritenuta l’illusione di gente sprovveduta che insegue dottrine irrealizzabili.
Mettiamo sempre in conto il disprezzo del mondo verso Dio e la Sua Chiesa, ma facciamo attenzione a noi stessi: non disprezziamo l’opera dello Spirito Santo, gli ammonimenti della Sua Parola che ci esorta ad avvicinarci al Signore e a essere più simili a Lui, anziché essere contenti della nostra attuale condizione. Lo Spirito Santo ci ha chiamato, e ci sta ancora chiamando, a santità: chi disprezza questi richiami, non disprezza l’uomo bensì Dio.
Adi - Assemblee di Dio in Italia