UN BANCHETTO NEL DESERTO
“Or un angelo del Signore parlò a Filippo, dicendo: Lèvati, e vattene dalla parte di mezzodì, sulla via che scende da Gerusalemme a Gaza. Ella è una via deserta” (Atti 8:26)
Non temere quando Dio ti ordina di imboccare una via deserta. Nel momento stesso in cui mettiamo piede nel deserto diventiamo ospiti del Signore, e la Sua mensa ci sarà sempre fornita abbondantemente, come si addice al Re per eccellenza. Egli portò il popolo d’Israele nel deserto. “Voi ci avete menati in questo deserto per far morir di fame tutta questa raunanza”, esclamò Israele incredulo. Che cambiamento! Al posto delle limacciose acque del Nilo trovarono un ruscello scintillante, acque limpide che sgorgavano dalla roccia. Non più verdure rancide e scarse croste di pane, come nel passato, bensì manna deliziosa, abbondante e fresca ogni mattina, direttamente dalla mano del Padre.
Anche Elia è andato nel deserto. Non temere, Dio gli provvederà delle cure premurose. “E i corvi gli portavano del pane e della carne la mattina, e del pane e della carne la sera”. Sebbene per anni non vi fossero pioggia né rugiada, quest’uomo nel deserto è ospite del Signore “e beveva al torrente”. Nel deserto gli apparve un angelo per l’ennesima una volta: “Egli guardò, e vide presso il suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde, e una brocca d’acqua”. Il nostro compassionevole Signore provvede sempre il cibo ai suoi ospiti. “Egli s’alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli dette, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Horeb, il monte di Dio”.
Migliaia di persone seguirono Gesù in un luogo deserto. Uomini affamati, donne sfinite, ragazzi e bambini stanchi; nessuno fu dimenticato. “Tutti mangiarono e furono saziati”.
Giovanni dovette andare nel deserto dell’isola di Patmos. Là trovò il proprio Maestro glorificato, i santi angeli, le visioni della città eterna e la pienezza della gioia alla destra del Signore.
Questo vale ancora per ognuno di noi. La strada che porta verso il mezzodì ha un bell’aspetto: è di fronte al cielo. Quando il Signore ci ordina di andare verso Gaza, il luogo desolato lascia il posto al giardino del Signore.
Per Filippo il soggiorno in quel luogo fu certamente utile: probabilmente si aprì la strada all’Evangelo per un’intera nazione. L’evangelista non colse, forse, un’altra occasione così propizia per compiere una missione tanto fruttuosa quanto quella della volta in cui, al comando del Maestro, s’inoltrò lungo una via deserta.
Adi - Assemblee di Dio in Italia